Piangere è una conseguenza delle molteplici emozioni che si hanno nella vita, come tristezza, dolore, gioia, delusione ecc. e non c’è nulla di cui vergognarsi nel momento in cui si piange. Il pianto viene regolato da delle zone dell’encefalo, come l’amigdala, che fa da regolatore delle emozioni ed il nostro corpo nel frattempo sintetizza l’ormone adrenocorticotropo che regola lo stress emotivo, e le encefaline, degli antidolorifici naturali. Ecco perché dopo aver pianto ci sentiamo meglio.

Pianto: come avviene e cosa succede al nostro corpo

Quando inizi a piangere il tuo battito cardiaco accelera per fare in modo al sangue di arrivare in tutte le parti del corpo, stessa cosa la respirazione, iniziano a riempirsi di liquido le ghiandole lacrimali che si trovano nella palpebra superiore degli occhi. Lo stomaco blocca i precessi digestivi e la respirazione come detto aumenta per ossigenare bene tutto l’organismo.

Piangere ci fa sentire meglio?

In passato si è studiato molto su come il pianto può avere un ruolo benefico nella guarigione e negli anni ’80 il biochimico e scienziato Frey ha fatto la scoperta che le lacrime legate all’emotività rispetto a quelle non emotive hanno maggiori proteine e sono molto importanti per la guarigione. Successivamente, però questi studi sono stati criticati nel momento in cui ci si è rivolti ad un totale di persone a cui è stato chiesto se dopo aver pianto hanno avuto una sensazione di benessere e solo il 30% ha dichiarato di si, il 60% invece di no e il 9% di aver avuto addirittura un peggioramento. Per concludere è bene sottolineare che piangere è normale nonostante a volte la società giudica questa cosa in senso negativo ma la cosa importante è che dopo aver pianto dobbiamo sentirci meglio con se stessi e con tutto il resto, anche perché piangere non è per forza una cosa che porta malessere e può rappresentare anche una situazione del momento per sfogarsi e star meglio.